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| Prendiamo il caso che un inquilino riceva una lettera di prelazione per l’acquisto della casa in cui abita.
Ipotizziamo abbia deciso di diventare un acquirente anziché prendere una laurea in filosofia perché l’acquisto della casa è più importante. L’inquilino una volta, una volta deciso, deve imparare a mettere in atto tutte le procedure per perfezionare la scelta. Certificati, procure, piante catastali per ottener il mutuo, garanzie etc.
Se è una persona di buon senso si chiede se non farebbe meglio a modificare una qualche parte delle azioni che sta compiendo.
Se è geniale si chiede quale sia il reale valore e come ottenerlo concretamente.
L’inquilino non lo sa ma nel momento in cui fa questa pausa di riflessione, elabora un’opera filosofica: con tutto il rispetto dell’inquilino e con tutto il rispetto per i filosofi.
Quando pensa a modificare il come ottenere un risultato diverso non segue la procedura riflette su come ottenere un risultato migliore. Nel momento che riflette su quale nuova procedura utilizzare si potrebbe dire che si dedichi alla filosofia dell’acquisto.
In questo caso filosofi significa: riflessione su un’attività che si sta svolgendo, è chiaro che non è l’attività stessa, bensì qualcosa di molto più importante che, se ben pensata, gli permetterà di raggiungere una conclusione più vantaggiosa.
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